PRO LOCO VILLA SANTINA
Popolazione: 2230 abitanti
Superficie: 13 kmq
Quota su livello del mare: 330 m
I LUOGHI
Villa Santina, un tempo Villa d'Invillino, adagiata ai piedi del Monte Lovinzola sorge alla confluenza tra il fiume Degano e il Tagliamento e, con i suoi 13 kmq di territorio conta 2230 abitanti (di cui circa 500 nell'unica frazione, Invillino). Storicamente l'importanza del paese era legata al vecchio castello di Ibligo costruito sul Colle Santino ( da cui il nome di Santina) si pensa dai Longobardi del V secolo; sui resti del castello distrutto dal Patriarca Nicolò nel 1353, fu costruita una delle Pievi più antiche e importanti della Carnia, quella di Santa Maria Maddalena che serviva oltre agli abitanti di Villa anche quelli di Lauco, Trava, Avaglio, Vinaio e Esemon di Sopra che fino al concordato del 1409 dovevano portare tutti i nati a battezzare e tutti i morti a seppellire sul colle.
DA VEDERE
Degno di nota sicuramente l'altare in legno a intagli e dorature di Domenico Mioni da Tolmezzo eseguito alla fine del XV secolo; nella chiesa si può ammirare una copia esatta mentre l'originare si trova presso il Museo Diocesano di Udine. Nel campanile spicca la campana dei caduti, fatta fondere nel 1964 dal Parroco con incisi i nomi dei caduti delle due guerre mondiali. Importante dal punto di vista archeologico i numerosi scavi sul Colle Santino hanno dato alla luce svariati resti di epoche diverse testimoniate con pavimentazioni sovrapposte, una cisterna scavata nella roccia, monete romane, fibule, aghi, spille, frammenti di terracotta, bracciali, anfore,ecc. L'ascesa del colle (402 metri) può essere fatta attraverso numerosi sentieri di cui il più antico e suggestivo parte dalla piazza di Invillino (da vedere le stazioni in pietra della Via Crucis).
Sulla strada che da Invillino porta a Verzegnis incontriamo la chiesetta della Madonna del Ponte chiamata così perchè sorta vicino al ponte che collega le due rive del Tagliamento. L'origine del santuario votivo è attribuita ai "cjatars" ovvero i boscaioli che trasportavano i tronchi dalla Carnia fino giù a Latisana sulle "cjatas" cioè le zattere. Questo punto, dove il Tagliamento si insinua tra due blocchi di roccia era il più pericoloso e i "cjatars" dedicarono appunto la chiesetta alla Madonna affinchè proteggesse il loro passaggio. La prima cappella risale ai primi del seicento e solo nel 1834 fu costruita la chiesa vera e propria che raccoglie al suo interno numerosi quadri di voto alla Madonna.
Dalla chiesetta con una breve camminata si raggiunge il "Col di Zuca", sito importante dal punto di vista archeologico: si trovano infatti i resti di una basilica paleocristiana del V secolo, dalla tipica tipologia di stampo aquileiese con numerosi mosaici ancora ben conservati.
Proseguendo per la strada di Verzegnis sulla destra, una bella passeggiata tra i boschi (ma si può arrivarci anche in macchina) ci porta alla Cascata Plera che presenta uno spettacolo davvero incantevole che si può ammirare solo nel periodo estivo dato che l'acqua viene utilizzata per produrre energia idroelettrica. Per gli amanti delle camminate in montagna salendo dal bivio per la Plera troviamo un bel sentiero (in località Viertide) per arrivare nella conca adornata di faggeti e castagneti di Chiampaman per raggiungere,poi, in un paio d'ore, la vetta della Lovinzola.
Nei periodi di grandi piogge si può ammirare la Cascata Radime che scende dal sovrastante altopiano di Lauco e , con il suo salto di 300 metri, è una delle più alte d'Europa; la leggenda la chiama Farina del Diavolo per il biancore che le sue acque cadendo sulle rocce producono.
Se dalla chiesetta della Madonna del Ponte prendiamo la strada sulla destra o seguendo la statale per Enemonzo, prima del ponte sulla sinistra, arriviamo nella Pineta; passato il Campo dei Pini, giungiamo al Laghetto posto tranquillo e rilassante dove troviamo un punto di ristoro, un percorso-vita, un centro di equitazione e, nei week end, c'è anche la possibilità di pescare qualche trota grazie all'attività svolta dall'Associazione Pesca dei 5 Comuni. E' in fase di ultimazione anche un palazzetto dello sport multi funzionale situato al centro del paese, vicino all'Istituto Comprensivo Scolastico.
Importante, a livello religioso, la chiesetta della Madonna del Sasso che si incontra sulla sinistra della strada proveniente da Tolmezzo e che, da sempre, è stata un centro di incontro di preghiera delle comunità limitrofe e rimane, ancor oggi, appuntamento importante ogni 2 luglio quando viene celebrata la messa solenne. Da quanto attestano i documenti della Curia già prima del 1000 lì sorse un tempietto su un grande sasso, distrutto poi da un'alluvione; in sostituzione venne dedicata alla Vergine una ancona ricavata dalla roccia e trasformata poi in una cappella; solo nel XV secolo venne aggiunto il corpo principale; si possono vedere le sculture di Carlo da Carona detto Pilacorte l'altare in pietra della Madonna mentre l'affresco di Gianfrancesco da Tolmezzo è stato distrutto dai Cosacchi.
Nella Piazza ad Invillino si trova la Chiesa dedicata a San Pantaleone della quale l'edificio primitivo risale al 1602 ma solo dopo numerosi lavori ultimati nel 1825, ha raggiunto la forma attuale con un altare principale e due laterali; la statua della Madonna, adagiata nell'altare di destra, viene portata sulle spalle delle fanciulle del paese, per l'occasione vestite di bianco e col velo, fino al Santuario della Madonna del Ponte il giorno otto settembre (natività di Maria).
Villa Santina presenta la Chiesa principale situata nella piazza e dedicata a San Lorenzo menzionata già alla fine del 1500 ma consacrata solo il 16 ottobre 1764 dopo numerosi lavori attuati soprattutto con le offerte dei fedeli e di alcuni benefattori che portarono anche alla costruzione di un rilevante coro e verso il 1835 della torre campanaria. A completamento menzioniamo anche la chiesetta di San Antonio situata all'ingresso del paese, sulla destra venendo da Tolmezzo, il cui attuale edificio risale al 1865 ma, sicuramente un santuario dedicato al Santo di Padova esisteva già da tempo e caratterizzava l'antico borgo del paese.
Gli amanti della natura e delle rocce non possono perdersi il "canyon " della Vinadia (sulla destra prima di arrivare ad Invillino) dove l'omonimo torrente scende dall'altopiano di Lauco formando un profondo fenomeno di erosione fluviale. Possibilità di scalate impegnative, quindi, sia nel "canyon" sia sotto la Cascata Radime.
ARTIGIANATO TIPICO
Per quanto riguarda le attività artigianali da segnalare la "tessitura Carnica" che da decenni riproduce antichi tessuti in lino e cotone.
In piazza a Villa possiamo ammirare qualche casa antica dai tipici balconi ad archi (Casa Floreanini ad esempio) ma sicuramente la più imponente villa patronale è Villa Venier, situata vicino alla piazza di Invillino.
MANIFESTAZIONI
Il Concerto dell'epifania (5 gennaio): rassegna corale dei locali Coro Sot la Nape e Villacorus e di qualche coro regionale o extra regionale;
Sagra delle Rane che si svolge nella frazione Invillino l'ultima settimana di maggio e la prima di giugno e offre come insolita degustazione la rana impanata e fritta; anni fa si poteva anche vedere i palmipedi saltare e gareggiare in piazza;
Crono Radime (primo sabato di giugno) ovvero una crono scalata da Villa Santina-Piazza Mercato a Lauco-località Porteal attraverso un insolito e affascinante sentiero;
Festival Internazionale del Folclore che ogni anno a San Lorenzo (il 13 di agosto, patrono del paese) presenta gruppi folcloristici provenienti da zone vicine ma anche da paesi lontani come il Messico, le Filippine, ecc.
"Mercjat di Vile" la terza domenica di ottobre (comprende anche il sabato e il lunedì) antica fiera ultracentenaria che, nata come mercato soprattutto di animali e prodotti agricoli, oggi presenta le più svariate merci, ricca animazione per i bambini e l'angolo "Carnia" che raggruppa i produttori locali;
Il Mercatino di Natale: che si svolge l'ultima domenica di novembre e presenta una settantina di hobbisti con gli articoli e i prodotti più particolari per i doni di Natale, concerto Gospel a Babbo Natale per i bambini.
NUMERI UTILI
La Pro Loco Villa Santina
Piazza Italia,
al Piano terra dell'edificio comunale con un Ufficio Turistico (aperto tutto l'anno)
Tel: 0433-74040
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