PRO LOCO TOLMEZZO
Via Jacopo Linussio, 1/A
33028 - Tolmezzo (UD)
Telefono: 0433-468218 Fax: 0433-468218
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito: www.nuovaprolocotolmezzo.it

 

Abitanti: 10.611
Altitudine: 323 mt. slm
Superficie: 65,69 kmq

Frazioni: Cadunea, Caneva, Casanova, Cazzaso, Fusea, Illegio, Imponzo, Lorenzaso, Terzo.
 
Città gemellata con: 
Simbach am Inn- Baviera, Germania
St. Florian- Linz-Land, Austria
Nuoro- Sardegna, Italia
 
  • parco giochi
  • but
  • parco giochi
 
DESCRIZIONE DEL COMUNE
Tolmezzo, detta la "città della Carnia", è posta lungo il Tagliamento, sul bivio tra la strada che conduce in Cadore e quella che porta in Austria e si presenta garbatamente distesa nella conca dominata dalla piramide dolomitica dell'Amariana che si arrossa al tramonto.
 
CENNI STORICI
la datazione della fondazione di Tolmezzo non è certa, probabilmente già in età imperiale romana un insediamento abitativo si trovava laddove oggi sorge Tolmezzo. Solo alla fine dell'anno mille il nome Tolmetium (Tolmezzo) è riportato su un documento.
Il Patriarcato di Aquileia, avuta in cessione dall'imperatore del Sacro Romano Impero la Contea del Friuli e di cui la Carnia fa parte, erige il castello di Tolmezzo per meglio esercitare il controllo sul territorio e sui traffici commerciali, controllo reso favorevole anche dalla strategica ubicazione geografica di Tolmezzo, confluenza delle vallate carniche e lungo l'itinerario che porta verso il nord Europa.
L'influenza del Patriarcato viene consolidata con una serie di concessioni atte a favorire lo sviluppo della comunità e a migliorare le condizioni di vita. Con il tempo Tolmezzo si assicura ulteriori concessioni e benefici fino a ottenere una sorta di autonomia e il titolo di "Terra" in un primo momento e successivamente, rimasta sempre fedele al Patriarcato durante le dispute interne ad esso, ad essere dichiarata, sotto il patriarca Nicolò di Lussemburgo, capitale della Carnia (1356) con compiti di controllo giuridico-amministrativo su tutto il territorio della Carnia. 
Tolmezzo non è solo centro amministrativo della Carnia ma anche centro culturale e commerciale, la sua popolazione differentemente composta contribuisce con la sua variegata cultura a tenere la città al passo con i tempi. In quel periodo la città si manifestava attiva. Attraversata da una roggia era racchiusa da alte mura comprendenti 18 torri e 4 porte ed è circondata da un fossato. 
Passa sotto il dominio veneziano nel 1420 ed è datata verso la fine dello stesso secolo, sotto la minaccia di un'invasione turca, la costruzione di una torre sul colle della Picotta.
Un miglioramento notevole delle condizioni socio-economiche, non solo di Tolmezzo ma di tutta la Carnia, si ha nel '700 grazie all'industriale tessile Jacopo Linussio che diede occupazione a migliaia di lavoratori con il sistema del lavoro a domicilio.
Dopo la caduta di Venezia, e per una breve parentesi, Tolmezzo passò sotto l'Impero Asburgico a seguire, e fino alla sua caduta, passò a far parte del Regno Italico. Dopo la caduta di Napoleone la Carnia fu compresa nel R. Lombardo Veneto e vi rimase fino alla terza guerra d'indipendenza (1866) ed entro a far parte del Regno d'Italia. Le vicende di Tolmezzo da quel momento sono legate alle vicende d'Italia e del Friuli: la Grande Guerra 1915-18 con il fronte carnico e l'occupazione austriaca, la Seconda Guerra Mondiale e l'occupazione tedesco-cosacca.
I terremoti del 1928 e del 1976 crearono disagi e imposero un particolare impegno alla popolazione.
 
ITINERARI CULTURALI
Palazzo Linussio: entrando da Tolmezzo sud e proseguendo per via Chiamue e, alla fine di questa, svoltando a sx si giunge all'interessante complesso opera dell'architetto tolmezzino Domenico Schiavi ed ultimato nel 1741. L'edificio, essenziale nella sua progettazione, si compone di un corpo centrale con ai fianchi due barchesse. Il cortile interno è racchiuso da due ampie ali. La residenza, con gli affreschi al suo interno, evidenzia lo stile veneziano dell'epoca. Da segnalare il caratteristico salone centrale. Adiacente alla palazzo sorge la Cappella Gentilizia con l'interno decorato con squisiti stucchi. 
Porta di Sotto : dirigendosi verso il centro storico ci si imbatte in uno dei pochi resti della cinta muraria del nucleo originario della città all'epoca medioevale (sec. XIII-XIV)
Casa Ianesi : in piazza Santa Caterina altra testimonianza medioevale. La facciata della casa ha subito interventi successivi e attualmente si distingue per bifore di gusto gotico.Nella stessa piazza la chiesa quattrocentesca, riedificata nel'700, di Santa Caterina con all'interno la pala raffigurante lo "Sposalizio di S. Caterina" risalente al 1537 del pittore Pomponio Amalteo.
Duomo : lasciata piazza Santa Caterina e percorsi i caratteristici portici di via Roma, si giunge in piazza XX Settembre dominata dall'imponente mole del Duomo. L'edificio attuale, opera dell'architetto Domenico Schiavi, è datato 1752 ed è stato edificato al posto dell'antica Chiesa di San Martino e di cui si hanno notizie fin dal sec. XIII. Il Duomo conserva opere interessanti tra cui meritano menzione le tele di Nicola Grassi. risalente al cinquecento e l'acquasantiera.
Museo carnico delle arti popolari
"Michele Gortani": è dovere dedicarvi una visita per approfondire la conoscenza della vita locale di ogni giorno e il suo rispecchiarsi nelle arti, nei mestieri e nelle espressioni quotidiane. Il materiale ivi custodito copre un arco di tempo che va dal '200 a fine '800 ma è il '700 il periodo più ricco di testimonianze. Detto periodo, che ha visto un particolare sviluppo sociale, culturale e artistico, è riproposto con dei spaccati di vita negli ambienti della caratteristica casa carnica nonchè nei vari laboratori artigiani fino agli aspetti della vita agreste, pastorale e della religiosità popolare.
Torre Picotta: tempo permettendo, si consiglia una breve passeggiata fino alla torre, di recente restauro, attraverso un sentiero agevole e non impegnativo. La torre stata riedificata sulla base di attento studio su vecchi documenti e fotografie
Tolmezzo, nel suo insieme, offre diverse testimonianze del suo passato, testimonianze che sono visibili passeggiando nel centro storico e dove ci si può attardare a visitare i negozi, sia classici che della tradizione, che offrono al visitatore qualità e cortesia. 
 
GASTRONOMIA
Di grosso interesse è la gastronomia carnica, rimasta immutata nel tempo e non contaminata, ma  integrata, da altre realtà limitrofe. In città e nella immediata periferia vari ristoranti sono lieti di presentare i loro piatti della tradizione locale.
 
MANIFESTAZIONI
Ultima domenica di aprile, "Tolmezzo in Fiore"
Metà luglio, "Antica Festa del Borgat"
Ultimo sabato e domenica di settembre, "Festa della Mela"