PRO LOCO Comeglians
 

C/o Comune di Comeglians- Via della Posta, 19
33023 - Comeglians (Ud)
Telefono: 0433/619002 Fax: 0433/619621
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Popolazione: 650 abitanti
Superficie: 19,43 kmq 
Quota sul livello del mare: 550 m

  • panorama
  • paesaggio
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COMEGLIANS IERI E OGGI
Il territorio comunale di Comeglians si sviluppa nella media Val Degano alle pendici dei Monti Talm, Arvenis e Crostis. L'intero comune conta circa 650 abitanti divisi tra il capoluogo e le sue sette frazioni:
Povolaro( 600m slm), Maranzanis (630), Mieli (650), Noiaretto (790) Tualis, (890), Runchia (600) e Calgaretto (760).
Si ritiene che le prime popolazioni si siano stanziate in zona gia' in epoca preromana, ma il primo reperto che testimonia un insediamento nel territorio comunale risale all'epoca romana. Nella Pieve di S. Giorgio, che sorge sul colle omonimo, è stato ritrovato un cippo sepolcrale databile intorno al I sec d.C. che documenterebbe l'originale funzione di fortificazione del sito, ipotesi avvalorata dalla posizione che domina la conca a sud, posta inoltre in corrispondenza di un restringimento della Valle, consente il controllo del passaggio verso il Cadore.
L'edificio attuale, eretto nel 1700, sostituisce la chiesetta trecentesca di cui sono visibili ancora pochi resti alla base del campanile.
Sempre di origine medievale è la chiesetta di S. Nicola di Comeglians, in questo caso l'impianto architettonico originale è stato perfettamente conservato; di grande interesse anche gli affreschi al suo interno che, nonostante alcune lacune sono ben leggibili.
Di poco successiva la chiesa di S.Leonardo a Mieli che per? ha subito molti rimaneggiamenti anche in epoca recente, ha comunque conservato il coro di stile gotico.
Figure tipiche della Carnia del sei-settecento sono i cramars, merciai ambulanti che con la loro crasigna in spalla (una specie di armadietto con cassetti a ribalta dotato di spallacci) raggiungevano l'Impero Asburgico per commerciare soprattutto spezie e medicinali. 
Il momento di maggiore espansione economica di Comeglians e legato ad un sapiente sfruttamento delle risorse locali: bosco e corsi d'acqua.
L'intera Carnia sfrutta ampiamente questa risorsa fino all'inizio del XX sec. Comeglians risultava particolarmente favorita dalla situazione morfologica; la posizione in corrispondenza dell'ampliarsi del letto del torrente favorisce la nascita di varie segherie. Il momento fiorente ha determinato investimenti in vari settori; quello alberghiero ad esempio. All'inizio del 900 il paese di Comeglians contava 4 alberghi dei quali ora solo uno resta attivo.
Dagli anni '60 si registra un graduale calo demografico e l'emigrazione, da stagionale (fenomeno tipico dell'ottocento) si trasforma in permanente.
Proprio per contrastare questo fenomeno vieni studiato negli anni '80 e realizzato alla fine degli anni '90 , l'Albergo Diffuso; un concetto innovativo di ricezione turistica. Le case che accolgono gli ospiti sono quelle un tempo appartenute agli abitanti del paese, traspirano quindi della loro cultura , tradizione, e storia.
 
 
DA VEDERE
Oltre alle già menzionate chiese, numerosi sono gli edifici civili degni di menzione sparsi un po' in tutte le frazioni; in particolare a Povolaro e Marnanzanis si sono conservate le tipologie architettoniche del sei-settecento:
Casa di Dean a Povolaro, XVI sec. Ha conservato le caratteristiche logge ad archi.
Casa dal Boter a Povolaro, XVI-XVII sec. Il restauro da poco completato ha messo in evidenza le numerose stratificazioni subite durante l'arco della sua vita.
Casa dal Fari a Maranzanis, XVI- XVII sec. Anch'essa dotata di loggiato poi tamponato sono a vista gli archi in pietra.
Casa di Palman a Povolaro, XVII sec
E poi successivi i palazzi e le case padronali : 
Casa Da Pozzo, Maranzanis, XVII-XVIII sec.
Palazzo De Gleria, Povolaro, XVIII sec.
Palazzo Tavoschi (poi Albergo alle Alpi), Comeglians, XVII-XIX sec
Villa Umberto, Comeglians, XX sec.
 
SENTIERISTICA E NATURA
Un gran numero di sentieri percorre il territorio comunale; un tempo uniche vie di comunicazione, sono ancora oggi in gran parte agibili.
Da poco è stato recuperato un circuito sentieristico che collega i tre paesi dislocati nella parte bassa del comune: Comeglians, Maranzanis e Povolaro.
Lungo il percorso sono visitabili la chiesetta gotica di S. Nicola e la chiesa di S. Floriano in cui è conservato un altare ligneo prodotto in Austria da Michael Parth nel 1541. Lungo il sentiero tratti di campagna, si alternano al bosco, offrendo viste panoramiche e spazi suggestivi. Il percorso è stato attrezzato con una piccola palestra all'aperto e con diverse zone di sosta.
Da Tualis si imbocca invece la panoramica delle vette; strada asfaltata che raggiunge i 1950m s.l.m. in corrispondenza dell'Agriturismo Chiadinas, in cui è possibile assaporare il formaggio di malga, e pernottare in quota. Procedendo lungo la strada si scende a Ravascletto.
Per gli amanti del trekking, lasciando l'auto all'altezza dell'agriturismo si raggiunge con una facile passeggiata, la cima del monte Crostis, da dove si aprono varie opportunità; 
verso nord la traversata per il rifugio Marinelli, che passando per il massiccio del Coglians, si collega al rifugio Volaia; verso est, un lungo percorso di cresta, porta al Cimon di Crasulina e poi al Monte Zoufplan.
Oltre ad offrire uno spettacolare vista panoramica, il Crostis presenta una natura ricca e variegata. Numerosi anfibi trovano ospitalità nei laghetti di Tarond e di Crasulina, genziane e arnica colorano il fitto manto d'erba, alternandosi alle macchie di mirtilli rosso e nero. Non è raro vedere l'aquila reale alla ricerca di qualche marmotta. Donnole, pernici bianche, volpi, si possono facilmente incrociare lungo il cammino.
 
ARTIGIANATO TIPICO
Nonostante l'artigianato non dia occupazione a un gran numero di persone, mantiene una centralità per la sua capacità di innovazione che non ha compromesso l'originalità e l'unicità del prodotto. Marmo, legno, prodotti di lana cotta sono i campi ben rappresentati dell'artigianato locale. Il fabbro, il sarto, figure un tempo presenti sono ora scomparse anche a causa della cultura del consumismo.
 
GASTRONOMIA
La cucina carnica è caratterizzata da piatti di origine povera, ma ricchi di sapori. Il burro e il formaggio sono tra gli ingredienti principali, assieme alla farina, le patate e la cacciagione.
Spesso il pane è sostituito dalla Polenta di frumento giallo, una delle coltivazioni più diffuse nella campagna locale. Ad accompagnarla spezzatino anche di selvaggina, funghi, o il frico di patate (tortino di patate e formaggio).
Il piatto più curioso è però costituito dai cjarsons che nella forma ricordano dei ravioli, ma la varietà degli ingredienti che ne costituiscono il ripieno li rendono unici. Proposti in molteplici varianti da vallata a vallata, e da famiglia a famiglia, hanno alla base ricotta, biscotti, cacao, uvetta, prezzemolo, chiusi in una pasta di farina e acqua, e conditi con ricotta affumicata e burro fuso. La convivenza di salato e dolce richiama la cucina slavo-tedesca.
 
MANIFESTAZIONI ED AVVENIMENTI
Una delle tradizioni più antiche tuttora praticata è il lancio das Cidulas, rito invernale di cui si ha testimonianza già alla fine del XIV sec.
E' un rito del fuoco (variante dei fallo epifanici) e del corteggiamento. Quando cala la sera i cidulars, i ragazzi celibi del paese, si recano su un' altura nelle vicinanze del centro abitato, accendono un fallò e lanciando dei dischi di legno arroventato gridano una dedica all'indirizzo di una coppia. Nel frattempo un secondo gruppo di giovani con strumenti musicali percorre le vie del paese visitando in questua casa per casa.
Las cidulas vengono lanciate a Tualis il 5 Gennaio, a Comeglians il 6 Gennaio a Povolaro- Maranzanis e a Mieli il 31 Dicembre. 
 
 
INFORMAZIONI TURISTICHE 
Albergo diffuso di Comeglians
Borgo Carnia vacanze
Tel. 0433-619002 fax. 0433-619621
Sito web: www.albergodiffuso.it; 
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DATI PRO LOCO
Pro Loco Comeglians
C/O comune di Comeglians
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